giovedì 13 febbraio 2014

Cristicchi a Este! Altro sold out!

Mercoledì di grande teatro a Este, negli ultimi gironi di gennaio. È arrivato Simone Cristicchi con il suo "Magazzino 18", spettacolo dedicato all'esodo dei Giuliano dalmati dalla Jugoslavia all'Italia alla fine degli anni '40. Una pagina triste e dimenticata della nostra storia, lontana e triste (basta guardare i volti degli anziani profughi con decorazioni e alamari in bella mostra). Cristicchi offre un taglio molto personale dell'intera vicenda, nei panni di un archivista inviato a Trieste per catalogare le masserizie abbandonate dai profughi in un magazzino, appunto, il magazzino 18. A differenza degli allestimenti nelle altre città, magari piùù grosse, da noi il coro di bimbi che accompagna il cantante (si vede su youtube)è sostituito da immagini di repertorio molto dure. Dobbiamo sempre domandarci le ragioni di certi silenzi che da tanto tempo accompagnano la storia del nostro Paese. Forse un errore fu fatto anche da chi, a sinistra, accettò il silenzio sul fascismo, magari coprendolo con una nuova retorica civile, in cambio del silenzio su altre cose, tra cui questa. Cristicchi vola alto sopra queste polemiche, invita tutti ad una riflessione, più che ad una pacificazione (tra l'altro moltissimi testimoni di quella pagina di storia ormai non ci sono più): tutti hanno avuto colpe in questa vicenda, fascisti, comunisti, italiani, slavi. A pagare per tutti però fu una comunità sola, a prescindere dal credo politico. Piccola nota a margine: in occasione della giornata del ricordo, la Rai ha mandato in onda questo spettacolo per commemorare l'accaduto. Peccato che anziché proporlo in prima serata (è andata in onda una fiction di Pupi Avati), Magazzino 18 sia andato in onda alle 23,40. Un orario comodo per chi volesse ancora ricordare. Che vergogna: per un momento ho pensato al senso dell'aver pagato il canone Rai. Quando mai - ho pensato - avremo una tv di Stato in grado di scelte serie, non dico coraggiose?