lunedì 29 novembre 2010

un meccanismo un po' strano

la questione è pesantissima. riguarda la libertà di disporre di sé. in questo nostro mondo funziona un po' così: si fa un gran parlare della libertà, e poi si scopre che la libertà di chi parla di difendere la libertà consiste in realtà nell'impedire agli altri di essere liberi. faccio alcuni esempi.
chi è contrario all'eutanasia ha validissime ragioni per difendere la propria posizione, di natura non solo religiosa; chi è a favore ha sicuramente ragioni altrettanto valide. la questione è estremamente delicata, personale, individuale. anche se oggi c'è in vigore una legge che, se non erro, delega a un mucchio di persone estranee, dottori, giudici, sindaci, la decisione finale. a tutti, tranne alla persona effettivamente coinvolta (o a chi gli è più vicino).
però chi è a favore lascia libera la scelta, chi è contrario no. chi è a favore vuole riconosciuta una possibilità, non vuole una legge che obblighi tutti ad avvalersi di questa pratica. chi è contrario vuole impedire l'esercizio di una libertà individuale. un po' come gli etero che non vogliono le unioni civili per i gay. e a questo punto non capisco più il perché: se uno è etero non dovrebbe essere toccato da una questione che riguarda persone che hanno semplicemente altri gusti sessuali. è come se il fatto di avere gusti sessuali diversi individui fatalmente l'esercizio di diritti diversi. e allora perché negare una libertà? cosa c'è dietro? quale paura?

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