lunedì 2 agosto 2010

Piccola digressione bolognese

Da giovedì a domenica sono rimasto a Bologna, ospite di un amico. Venerdì ho visto Dino Fumaretto, un autore piuttosto insolito (so che è riduttivo definirlo così, ma al momento non ho altro aggettivo), in un posto sperduto sulla collina intorno a Bologna ma vicinissimo al centro. Sabato sera invece al Botanique ho ascoltato il mio primo concerto di Amor fou, un gruppo davvero notevole (ho perfino acquistato due cd).

E' bello vedere che musica nuova si agita sotto il cielo di queste terre. Dà il senso di una terra ancora gravida, fertile, ricca, malgrado tutto ciò che sta facendo terra bruciata intorno a qualsiasi contenuto culturale che non sia il posticcio, la baruffa, la velona.. Questi artisti dimostrano che c'è un'Italia che va ben oltre il giocagioué..

Ovviamente in quattro giorni ho fatto e visto anche altre cose: incontrato un amico di vecchia data, un amico nuovissimo, conosciuto addirittura persone nuove e divertenti, visitato l'Archiginnasio, le mie amatissime librerie bolognesi, recuperato qualche sana bottiglia di Orval, la birra trappista così rara da queste parti; in più ho trascorso un sabato mattina alla montagnola (al mercato).

Bologna, una città che amo. Emilia, la mia regione, terra che amo.

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