martedì 28 giugno 2011

Una serata d'altri tempi

ieri sera, lunedì, sono uscito a cena con due carissimi amici, Mario e Mariuccia (Mario è stato mio collega nel 2002/2003: quasi un assistente, perché spesso, durante le lezioni di storia che tenevo nel laboratorio di automazione, interveniva con osservazioni e aneddoti davvero interessanti per i miei allievi che allora guardavano sbalorditi il prof di automazione parlare di rivoluzione francese). Il posto bello, Cortelà frazione di Vo', pieni Colli euganei, dolci e per l'occasione abbastanza ventilati; la cena ottima. La cosa che mi ha però colpito è stato l'ultimo incontro fatto nel locale: l'anziano proprietario, il sig. Romeo, 84 anni portati benissimo, ha fatto un inchino e ha baciato la mano di Mariuccia. "Bacio la mano che ha stretto la mano del Papa. Questa mano è sacra!" Immediatamente mi sono trovato catapultato in un romanzo alla Garcia Marquez, di fronte a uno di quei personaggi come Melquiades in Cent'anni di solitudine.. il baciamano come riverenza alla sacralità del contatto con il Papa e rispetto verso la figura così investita di sacralità. Quest'uomo, 84 anni vissuti di lavoro e fatica tra le colline più dolci e al tempo stesso aspre d'Italia, mi ha illuminato la serata. Grazie, Romeo!

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