martedì 8 marzo 2011

Altre due parole sulla scuola (a proposito di stipendi)

Si recrimina, da parte del ministro Maristella G., che il 93% dei fondi stanziati per la scuola va negli stipendi degli insegnanti (probabilmente è compreso il personale in genere: i presidi, ora parificati a dirigenti, i bidelli e in generale gli ATA, acronimo che sta per Ausiliari Tecnico Amministrativi). Beh, mi pare un'ovvietà: da una scuola, tolto il preside, i segretari, i bidelli, i prof, cosa rimane? l'edificio (oggi chiamato "plesso"), i banchi, le lavagne, i gessi, i prodotti, le attrezzature. Direi che il rapporto è giusto.
Le domande che mi agghiacciano quando mi sorgono sono le seguenti: quanto dovrebbe essere il rapporto, secondo Maristella G.? E soprattutto, la differenza tra la percentuale attuale e quella desiderata dove andrebbe destinata, secondo Maristella G.? Non sarà mica destinata in quella pletora di cose inutili, piene di nulla, spesso cariche di acronimi bizzarri, di retorica pedagogica a basso consumo (ma ad alto costo)?
Spero proprio di no!

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